Storia della scarpa con i tacchi: un’evoluzione lunga secoli

Storia della scarpa con i tacchi: un’evoluzione lunga secoli

L’evoluzione di una calzatura, da simbolo di prestigio, autorità e potere maschile, a strumento di seduzione femminile, suscita passioni contrastanti.

Amate e disprezzate, considerate strumenti di enfatizzazione delle gambe e della silhouette, ma anche dannose per la salute dei piedi e la postura corporea, le scarpe con i tacchi sono oggetto di dibattito per varie ragioni e critiche valide.

La loro scomodità è innegabile, così come la consapevolezza diffusa che la maggior parte delle calzature contemporanee, specialmente quelle con i tacchi, spesso non sono progettate per favorire il comfort del piede e la mobilità. Invece, spesso l’estetica prende il sopravvento sulla funzionalità, e queste scarpe sono concepite per soddisfare obiettivi sociali e psicologici.

Tra le scarpe più antiche conosciute c’è un mocassino rinvenuto in Armenia datato circa 5.500 anni fa, realizzato da un unico pezzo di pelle bovina conciata, con lacci lungo le cuciture anteriore e posteriore. Gli archeologi sostengono che fosse destinato a facilitare la camminata su terreni accidentati, proteggendo i piedi dal freddo, pietre e ostacoli spinosi.

In un certo senso, il design fondamentale della scarpa ha subito poche modifiche nel corso della storia umana, mentre le prime tracce delle scarpe con i tacchi risalgono a oltre 2000 anni fa, evolvendosi nel design e nel loro significato sociale.

DAGLI EGIZI AI GRECI AI PERSIANI
Raffigurazioni murali testimoniano che gli egizi indossavano questo tipo di calzatura, incluso un artigiano che indossava stivali con il tacco, suggerendo che all’epoca venivano utilizzate sia per scopi lavorativi che per camminare su terreni fangosi.

Le prove storiche rivelano anche l’uso di tali scarpe tra gli attori dell’antica Grecia, che le indossavano durante le loro rappresentazioni teatrali. L’altezza del tacco rappresentava la rilevanza del personaggio, e un tacco di 10 centimetri era un segno di onore e stima.

Alcuni ritengono che le scarpe con il tacco potrebbero avere origini persiane, dove i soldati le usavano per stabilire i piedi nelle staffe e mantenere l’equilibrio in sella. Riuscirono ad attirare l’attenzione degli aristocratici europei e diventando un simbolo di potere.

Tuttavia, alcune prove storiche documentano l’uso di scarpe con il tacco tra le donne occidentali nel XIV e XV secolo, come le “cioppine” di origine veneziana. Queste calzature assomigliavano a zeppe molto alte, meno sofisticate dal punto di vista del design, ma spesso decorate con dipinti o intarsi di madreperla. L’altezza delle cioppine indicava il rango sociale di chi le indossava, e le nobildonne erano disposte a sacrificare la comodità per mantenere il proprio prestigio.

Chiamate anche “pianelle”, queste calzature, nonostante il nome, avevano un tacco straordinariamente alto e una parte posteriore aperta, con suole in sughero per alleggerirle. Venivano indossate sia da uomini che da donne, ma mentre gli uomini preferivano modelli chiusi con tacco basso, le versioni femminili potevano raggiungere anche il mezzo metro di altezza.

Camminare su queste scarpe era estremamente difficile, spesso richiedeva l’aiuto di una persona per mantenere l’equilibrio. Questo tipo di calzatura funzionava anche come strumento di seduzione, rendendo la camminata non solo complessa, ma anche sensuale e affascinante.

Probabilmente proprio per questa ragione, la diffusione delle scarpe con il tacco fu favorita anche dalla volontà maschile di esercitare il controllo sociale sulle donne.

DALLA CORTE DI FRANCIA A LOUBOUTIN
Secondo la tradizione, Caterina de’ Medici contribuì a diffondere le scarpe con il tacco. Infastidita dalla differenza di altezza tra lei e suo marito, il duca Enrico d’Orléans, futuro Enrico II, chiese ai calzolai di corte di realizzare calzature con un tacco di 7 cm. Verso la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, tutte le donne nobili europee seguirono il suo esempio.

Un ulteriore cambiamento per i tacchi avvenne nel 1673, quando Re Luigi XIV ordinò la creazione del primo paio di scarpe con tacchi e suole rosse, precursori delle iconiche scarpe Louboutin (ispirate proprio al re francese). Il Re Sole ne divenne praticamente ossessionato, forse a causa della sua bassa statura di 163 cm. Emise una legge che consentiva solo ai membri della sua corte di indossare tacchi rossi, vietandoli agli estranei. I privilegiati della corte dovevano distinguersi in qualche modo, ma finirono per ispirare anche coloro che aspiravano all’aristocrazia.

L’AMPIA DIFFUSIONE E LA GRANDE RINUNCIA
Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, durante l’epoca vittoriana, le scarpe con il tacco divennero particolarmente popolari tra le donne, mentre gli uomini, in contemporanea con l’abbandono delle staffe e successivamente con la Grande Rinuncia Maschile, optarono per abbigliamento più sobrio e comodo.

Con l’avvento della fotografia a metà del XIX secolo, i tacchi iniziarono ad essere considerati un simbolo di femminilità e sensualità, un’idea che fu ulteriormente rinforzata negli anni ’40 e ’50 del XX secolo con l’arrivo delle pin-up.

L’evoluzione della scarpa con il tacco ha attraversato periodi di progresso alternati a episodi di subordinazione e “oggettificazione” femminile. Il tacco a spillo, ad esempio, attribuito a diversi designer ma principalmente agli artigiani calzaturieri di Vigevano nel 1953, ha offerto la possibilità di accentuare la grazia del movimento, ma ha anche esposto a cadute e passi più complessi per chi li indossa.

Mentre Marilyn Monroe considerava le scarpe con il tacco come un’arma irresistibile di seduzione e sosteneva che le donne dovessero molto a esse, è diffusa anche l’opinione opposta. Fortunatamente, oggi la libertà di scelta è un imperativo, se per decenni i tacchi sono stati l’unico opzione, oggi indossarli è una scelta personale, non più un obbligo sociale. Tuttavia, non dovremmo trascurare l’importanza delle suole per calzature per donna, che giocano un ruolo fondamentale nel comfort e nella salute dei piedi.

Fonte: https://www.alfemminile.com/stili-e-tendenze/storia-della-scarpa-con-i-tacchi-dagli-albori-del-feticismo-ai-nostri-giorni

Fonte immagini: https://www.contigo.it

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